Van Quattro


West Texas – USA
Artista, scrittore, pugile, lavoratore nei campi petroliferi.

“A un certo punto devi prendere la decisione di stare con te stesso e con il mondo, questo mondo.”


Sinossi


Van è un manutentore di pozzi petroliferi. Lavora nel deserto, all’interno di un grande giacimento in Texas. Danilo è capo macchina su una nave cargo. Vive ogni giorno nel cuore dello scafo dove risiede un mastodontico motore. Andrea è uno scienziato. Ha passato la propria vita tra le formule matematiche e il silenzio delle camere anecoiche. Vito ha trascorso metà della propria vita gestendo slot machine. Oggi è il responsabile di un’immensa fossa di rifiuti in cemento armato.
Questi uomini sono inconsapevolmente alla base della sequenza di creazione, trasporto, commercializzazione e distruzione degli oggetti che alimentano la bulimia del nostro stile di vita. Gli oggetti di cui pensiamo di aver bisogno ogni giorno iniziano e finiscono il loro viaggio all’interno di luoghi industriali e scientifici isolati e spettrali. Questi uomini sono monaci all’interno di templi di acciaio e cemento e ripetono ogni giorno nel silenzio e nella solitudine la stessa liturgia meccanica, convivendo con i propri fantasmi.
Lei e Lui sono una coppia come tante. Hanno passato la vita ad accumulare oggetti fino a un punto di saturazione. Sono cresciuti nel boom della televisione commerciale, sono la prima generazione a essersi emancipata attraverso Internet. Oggi hanno quarant’anni e sono alla ricerca di una via d’uscita.
Lei e Lui siamo noi. E non abbiamo mai sentito parlare di loro.


Danilo Tribunal


Mar mediterraneo. Oceano Atlantico.
Ex-playboy, giramondo, contadino, capo macchina nave cargo.

“Se non hai una ragione per navigare non ti rimane che la follia del silenzio”.


COMMENTO DEL REGISTA


Beautiful Things è un viaggio, una storia in quattro atti dove immagini, parole e suoni sono insolubili tra loro. Quattro mondi che si intersecano in cui perdersi. I protagonisti del film conducono vite lontanissime dalle nostre ma i loro fantasmi nell’armadio ci fanno sentire parte di un unico disegno.Il film è stato scritto con un approccio musicale, come una partitura in cui le note, le immagini e le parole hanno lo stesso peso e ognuna cerca la propria geometria tra le righe.
Il film è dedicato a noi che non sappiamo vivere senza collezionare oggetti semi inutili. A noi tossici viziosi, bulimici accumulatori. A noi che non riusciamo a vivere nel silenzio. A noi che non riusciamo ad addormentarci senza Netflix nelle orecchie. A noi che accettiamo l’idea che la vita possa precederci ma non che i nostri oggetti ci possano sopravvivere. Questo film è un modo per sfuggire il nostro stile di vita da cui non riusciamo ad uscire in alcun modo.
I brevi quadri della quotidianità di una coppia che si intersecano all’impianto narrativo principale del racconto sono le vite degli autori del film stesso. La generazione dei robottini, delle prime chat porno, dei peluche dell’Ikea.
Abbiamo cercato attraverso la nostra malinconia di raccontare l’urgenza di un ritorno al silenzio, la ricerca di un respiro libero dalla compressione della vita immolata al rumore.
Questo è il nostro urlo che abbiamo cercato di tradurre in un canto.


Andrea Pavoni Belli


Ferrara, Bologna, Italia. Scienziato, surfista d’onde.

“Il silenzio è come la morte. Il rumore di fa dimenticare noi stessi.”


BIOGRAFIA DEL REGISTA


Giorgio Ferrero è un compositore, regista e fotografo torinese. È il vincitore italiano dell’edizione 2016 di Biennale College Cinema. Ha composto e prodotto colonne sonore di decine di film, performance teatrali e installazioni. Ha collaborato con autori e artisti come Paolo Giordano, Daniele Gaglianone, Alba Rohrwacher, i fratelli De Serio, Marzia Migliora, Irene Dionisio, Stephen Fingleton. Ha realizzato installazioni sonore e visive presentate al Museo del Novecento, al MAXXI, alle Biennali di Bordeaux e di Lisbona, alla Galleria dell’Accademia di Firenze. Ha realizzato visualizzazioni grafiche, campagne fotografiche e spot per editori e marchi come Condè Nast, Mondadori, Corriere della Sera, Einaudi, Nike, Alfa Romeo. Il cortometraggio Riverbero firmato come compositore e co-regista è stato presentato ai festival di Roma, Glasgow e Brooklyn.
Alla 74a Mostra del cinema di Venezia ha presentato il suo primo lungometraggio per la sala ‘Beautiful things’ di cui ha curato sceneggiatura, regia e musiche. Il film ha vinto a Venezia il premio come Miglior Film Italiano secondo la giuria giovani under 26 e il premio miglior opera prima a Cph:Dox di Copenaghen. A Venezia ha presentato anche il suo primo cortometraggio in realtà virtuale Denoise realizzato durante le riprese del lungometraggio. Con Federico Biasin (co-regista e direttore della fotografia di Beautiful Things, Denoise e Riverbero) e con Rodolfo Mongitore (co-autore delle colonne sonore) dirige lo studio multidisciplinare MYBOSSWAS a Torino.


Vito Mirizzi


Ex-spacciatore di slot machines. Lavoratore della fossa dei rifiuti.

“Ognuno deve bruciare la propria merda. Non sarà mai profumata.”


RICONOSCIMENTI


74th Venice Film Festival, Best Italian movie (Arca jury, under 26), 2017
Venice Biennale College, winner 2017
CPH:DOX, Copenaghen, Next Wave Award 2018
IDF West Lake International Documentary Film Festival 2018, Hangzou, Nomination Film of the year
Moscow International Documentary Film Festival, Best Soundtrack, 2019
Houston World Film Fest., Best Innovative Film
SIMA Los Angeles, Winner Best Stylistic Achievement
10 Short list nomination, Best Documentary, David di Donatello 2019
Taipei International Film Festival, Nomination Best Film, International New Talent Competition
Fabrique du Cinéma Award 2019, best documentary award, 5 short list nomination
Annecy Cinéma Italien, Special Jury prize, 2018
Grenoble Cinéma Italien, Special Jury prize, 2018
Salina Doc Fest, Jury Special Mention, 2018
Shorts International Film Festival, Mymovies Award 2019
Founder’s Eclisse Award Chicago Arthouse Film Festival
Myart Int Film Fest, Jury Special Mention, 2018
Ecozine Int Film Fest, Jury Special Mention, 2018


VITTORIA DE FERRARI SAPETTO & ANDREA VALFRÉ


Torino – Italy
Ballerini, giramondo, accumulatori di oggetti.

“Oa, nana, nina, idom.”


Cast


Scritto e diretto da GIORGIO FERRERO
Direzione della fotografia e co-regia FEDERICO BIASIN
Musiche e suono GIORGIO FERRERO e RODOLFO MONGITORE
Riprese e montaggio GIORGIO FERRERO, FEDERICO BIASIN, ENRICO ALEOTTI, FILIPPO VALLEGRA

Costumi e scenografie ANNA NERETTO
Stilista ELENA PIGNATTA
Correzione colore PIETRO FORMICI (MBW), FABIO SCOTELLARO (EDI, Milano)
Un ringraziamento particolare al team della Biennale:
SAVINA, ANGELA, MICHEL, JANE, ALEC, GIACOMO, AUGUSTINA, AMY, KATIE, MIKE, VALENTINA…

Una produzione MYBOSSWAS
CON
VAN QUATTRO (USA)
DANILO TRIBUNAL (FILIPPINE)
ANDREA PAVONI BELLI (ITALIA)
VITO MIRIZZI (SVIZZERA)
VITTORIA DE FERRARI SAPETTO (ITALIA)
ANDREA VALFRÈ (ITALIA)